Blog

Nel cotonoso raplaplà di Bologna..., il tipo di quella donna dall'anima fosforica e smagliante come un metallo vetusto mi avvolgeva di un turbine di esistenza remotissima e futurissima.
- A. Savinio

domenica 3 gennaio 2021

LA CASA GIALLA - Scheda personaggio: Chantal de Molay


Chantal  è una giovane studentessa parigina di lingue orientali alla Sorbona, che lavora come truccatrice nei ritagli di tempo. È vivace e piena di iniziativa. Si prende subito una sbandata per Jean e coglie l'occasione di aiutarlo nelle sue ricerche per poterlo seguire. Ha un'animo un po' gipsy ed è franca e diretta. Forse anche troppo. Sa bene quello che vuole e si dimostra determinata nel perseguirlo. Nel corso della storia rivelerà una maturità maggiore di quella che le si potrebbe attribuire di primo acchito.

***

Ecco qui un breve estratto del libro in cui Jean e Chantal si sono appena conosciuti per caso... Buona lettura!


(Illustrazione di Isabella Zangirolami)

Nella stanza calò il silenzio. Per l’imbarazzo di non saper come avviare la conversazione, nel caso di Chantal e per la fame, nel caso di Jean, che in presenza dell’anziana si era trattenuto a fatica, ma ora si stava letteralmente ingozzando senza darsi pena di usare le buone maniere, neppure in presenza di un’ospite. Quest’ultima ne approfittò per osservarlo meglio. Aveva i capelli di un castano scuro, leggermente mossi e le parve di scorgervi anche qualche riflesso ramato. Erano lunghi fino a toccargli le spalle, se ricordava bene, ma ora li portava raccolti in alto, in una sorta di chignon improvvisato, tenuto stretto da un elastico arancione. Ciuffi di capelli gli ricadevano ai lati di un volto dall’ovale perfetto, la lunga frangia gli copriva parzialmente un occhio e parte della guancia sinistra. Il naso era dritto, perfettamente simmetrico e ben proporzionato. Gli occhi allungati erano sormontati da sopracciglia dai contorni netti, folte, ma ordinate e le ciglia nerissime erano stranamente lunghe. Lui sollevò lo sguardo, sentendosi osservato. Le iridi sembravano dei pozzi neri, in quel momento, eppure lei ricordava chiaramente che fossero nocciola, alla luce del sole. E in quell’istante - esattamente come il sole - le appariva bello e luminoso. Arrossì per la seconda volta in un giorno. Un evento assai raro, per lei! Si schiarì la voce, prima di parlare.

“Tu sei un artista, vero?”

Jean posò i bastoncini e si pulì la bocca.

“Cosa te lo fa pensare?”

“Principalmente il tuo aspetto, direi e il fatto che sei evidentemente uno spiantato.”

Jean abbassò gli occhi e trattenne una risatina.

“E che artista pensi che sia?”

“Da come sei vestito, mi verrebbe da dire... musicista... ma potresti anche essere un attore, o più probabilmente un modello!”

Jean scosse la testa.

“Sbagliato. Io scrivo. Libri gialli, per essere precisi. Non sono ancora arrivato alla fama, ma ci sto lavorando.”

“Però ho indovinato che sei uno spiantato, giusto?”

“Diciamo che sono in una momentanea situazione di instabilità economica. Sono appena arrivato in Europa e non ho molti risparmi, quindi dovrò arrangiarmi trovando dei lavoretti...”

Chantal fece un salto sulla sedia.

“Allora forse io posso aiutarti! Ti ho detto che studio all’Università, ma questa non è la mia sola occupazione. Nel tempo libero (cioè la maggior parte), lavoro come truccatrice per un’agenzia di modelli. Potrei presentarti. Sono abbastanza sicura che ti prenderanno; stanno facendo dei casting proprio in questi giorni!”

Jean si versò del soju, concedendosi del tempo per riflettere seriamente sulla proposta.

***

Nessun commento:

Posta un commento

In evidenza:

Dietro le quinte di Ballo in Fa Minore: Curiosità # 1

Come ho spesso ricordato nelle mie interviste, i luoghi che cito nei miei romanzi non solo esistono nella realtà al momento della pubblicazi...