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Nel cotonoso raplaplà di Bologna..., il tipo di quella donna dall'anima fosforica e smagliante come un metallo vetusto mi avvolgeva di un turbine di esistenza remotissima e futurissima.
- A. Savinio

lunedì 1 marzo 2021

Il viaggio di Jean è una chiamata.

Jonathan Douglas, direttore del National Literacy Trust dice: "Tutte le famiglie hanno delle storie da raccontare e a tutti i bambini piace ascoltarle. Le storie che leggono nei libri li aiutano ad entrare in altri mondi, ma le storie che sentono dai membri della famiglia li aiutano a capire il loro mondo, chi sono, da dove vengono e dove potrebbero andare. I racconti della nostra infanzia plasmano le persone che diventiamo e il mondo che creiamo."

Non è solo a motivo dell'abbandono della madre che Jean decide di partire. Ciò che più di tutto lo spinge a ribellarsi all'autorità paterna e a cercare Suzanne è infatti il rifiuto del padre di mantenerne viva la memoria. Il negare al figlio la consolazione del racconto e del ricordo. Facendo questo, Sang-Woo in sostanza nega al figlio la possibilità di crearsi un'identità libera e integra e probabilmente anche un futuro. Possiamo dire allora che il giovane non parta tanto per ritrovare la madre, quanto per incontrare se stesso.


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