Da questa riflessione, il tema del karma familiare appunto, è partita la mia avventura di autrice di gialli. Nel tentativo di svilupparla sotto diverse prospettive, ho scritto i primi due libri della serie "I Misteri di Mae Son-Jun" in cui il protagonista affronta una domanda esistenziale che molti di voi, come me, si saranno posti: il mio Destino è segnato, inevitabilmente, dall'eredità (a volte, o troppo spesso scomoda) ricevuta dai miei genitori, e ancor prima dagli avi che li hanno preceduti e dunque ubbidisco a mia insaputa a leggi ataviche sconosciute che mi obbligano a seguire un determinato cammino? Oppure sono libero di scegliere la mia strada, cambiando il corso di quella che mi è stata assegnata alla nascita? Non sono forse i successi, i fallimenti, i dolori, i traumi, le paure, i rimpianti e i rancori di chi ci ha preceduto degli ostacoli con cui deve fare i conti ciascuno di noi, prima di potersi dire libero?
Voi che ne pensate?
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