"La mela marcia" di Alessandro Quadri di Cardano è un romanzo poliziesco avvincente ambientato a New York. Segue le indagini di Frank Bongiovanni, un poliziotto esperto con un acuto fiuto investigativo, impegnato con la sua squadra a fermare uno spietato serial killer che miete vittime nella comunità LGBTQ+.
Ho trovato la lettura piacevolmente leggera grazie allo stile fluido dell’autore, ma ciò che mi ha davvero incollato alle pagine è la sua capacità di esplorare le dinamiche sociali e le ingiustizie che circondano la comunità arcobaleno in un'America attualissima.
Attraverso la lente del protagonista, il lettore è messo di fronte a una realtà dura e spesso invisibile, mentre la rappresentazione delle vittime e delle loro relazioni solleva interrogativi più ampi sulla società e sulle discriminazioni che le comunità marginalizzate affrontano.
Quadri di Cardano utilizza uno stile evocativo, capace di trasmettere le emozioni dei personaggi in modo profondo e realistico. I personaggi sono ben sviluppati e complessi, ognuno con le proprie debolezze e aspirazioni, e la loro evoluzione durante la trama offre uno spunto di riflessione su come le esperienze influenzino il carattere e le scelte individuali.
La tensione narrativa è mantenuta alta grazie a colpi di scena ben piazzati e a un ritmo incalzante. Le descrizioni sono ricche di dettagli e ben strutturate, contribuendo a creare un'atmosfera di urgenza e suspense.
In conclusione, "La Mela Marcia" non è solo un thriller, dall'impianto ben strutturato e articolato, ma un invito a riflettere sulle disuguaglianze che ancora affliggono la nostra società e che rischiano di esacerbarsi ulteriormente alla luce delle recenti derive politiche. Una lettura che rimane impressa a lungo dopo aver chiuso l’ultima pagina.